E’ in corso la rilevazione del Giving in Italy sugli anni fiscali 2019-2020 delle aziende che hanno sede in Italia, in modo diretto con una rilevazione estesa a circa 100 aziende di medie e grandi dimensioni e attraverso un’attività di desk analysis sulle Dichiarazioni non Finanziarie (DNF) o Bilanci di Sostenibilità di 118 aziende quotate. Quello che emerge dall’analisi in fieri, e in particolare dall’attività di desk, è che più della metà (53%) delle aziende non esplicita le azioni a sostegno delle comunità: non ha DNF sul proprio sito (15%), non tratta il tema della Comunità (12%) o non fornisce valori economici (26%) in questo ambito. Spesso le aziende, focalizzate e a volte anche preoccupate dalla compliance, misurano principalmente le componenti interne, come le politiche delle risorse umane, mentre non rilevano in modo esteso le componenti esterne, in primis gli investimenti nelle comunità e il “valore sociale” generato.
C’è molto terreno di lavoro dunque in termini di misurazione oltre che di attivazione di nuovi progetti e partnership di lungo periodo.
Nell’ambito della filantropia di impresa, la ricerca approfondisce le aree di intervento, la relazione con le organizzazioni supportate, il volontariato aziendale, l’ampiezza e la metodologia per la valutazione dei progetti, mirando a misurare e qualificare gli aspetti che caratterizzano “l’investimento delle imprese nelle comunità”: questa dimensione rappresenta il “nucleo” di una metrica che il World Economic Forum, all’interno di linee guida internazionali per misurare il cosiddetto “Stakeholder Capitalism”, introduce come TSI (Total Social Investment o “giving beyond giving”), incorporando una definizione sviluppata da CECP.
Partecipando, le aziende possono esplicitare il valore del loro impegno sociale, oltre a approfondire benchmark di settore e indirizzare le azioni future, con una visione olistica e complessiva dei progetti con e per la Comunità e rappresentazione completa dello shared value, il valore creato a livello sociale.
Alla base del progetto permane inoltre l’idea di offrire un riscontro utile al mondo corporate e di stimolare, nel nostro Paese, il dibattito sulla necessità che le imprese si orientino verso obiettivi di più ampio respiro, rendendo la “filantropia strategica” un laboratorio per la condivisione di modelli e pratiche di ingaggio dei territori e di innovazione sociale.
E’ ancora possibile partecipare alla rilevazione in corso. Scrivere a progetti@dynamoacademy.org