Finanza sostenibile per le sfide del G20

Sir Ronald Cohen scrive al Presidente Mario Draghi per evidenziare la necessità di attuare dei sistemi economici e finanziari, ridefinendo il rapporto tra profitti e impatto sociale. È la rivoluzione dell’impact investment, un approccio alla finanza con cui politici, imprenditori, manager e investitori cercano di trovare soluzioni a problemi complessi che abbiano un impatto nelle comunità.

Sir Ronald Cohen è il presidente del GSG – Global Steering Group, organizzazione globale indipendente che riunisce i leader del mondo della finanza, degli affari e della filantropia e mira a catalizzare gli investimenti e l’imprenditorialità a impatto, a beneficio delle persone e del pianeta. GSG ha avviato quest’anno una collaborazione per la prima edizione dell’Impact Narrative Award con Torino Social Impact, coinvolgendo il Portavoce Prof. Mario Calderini, che sarà uno degli speakers della Conferenza Business for the Common Good 2021, in diretta sul canale Linkedin di Dynamo Academy e in onda su Class CNBC lunedì 28 giugno alle ore 19:00.

Business for the Common Good è la conferenza internazionale che coinvolge ogni anno dal 2016 investitori, imprese, terzo settore e fondazioni filantropiche per un confronto e uno stimolo sulla necessità di agire responsabilmente, per un impegno strategico nelle comunità.

 

Finanza sostenibile per le sfide del G20 di Sir Ronald Cohen, presidente di The Global Steering Group for Impact Investment

Contenuto pubblicato su la Repubblica

3 maggio 2021

Sir Ronald Cohen, presidente di The Global Steering Group for Impact Investment, scrive al premier Draghi

 Signor presidente del Consiglio,

non troveremo risposte alle grandi sfide sociali e ambientali che ci attendono replicando vecchi schemi finanziari. Grazie alla sua profonda conoscenza dei sistemi economici, lei ha l’opportunità di aprire una nuova strada verso l’utilizzo di strumenti più potenti ed efficaci. Una profonda trasformazione sta attraversando le imprese e le organizzazioni finanziarie di tutto il mondo, che stanno ridefinendo il loro rapporto con gli investimenti e il profitto. È la rivoluzione dell’impact investment, un approccio alla finanza con cui politici, imprenditori, manager e investitori cercano di trovare soluzioni a problemi complessi e migliorare la vita delle persone. Questo enorme cambiamento ha fatto sì che, già oggi, oltre quarantamila miliardi di dollari all’anno vengano investiti alla ricerca di qualcosa di più del semplice profitto, attraverso strumenti che rispondono a criteri Esg (Environmental, Social and Governance).

Con l’espressione impact investment si fa riferimento a un’ampia gamma di strumenti finanziari basati sull’idea che i capitali privati possano intenzionalmente contribuire a creare impatti sociali e ambientali positivi e, al tempo stesso, rendimenti economici. L’impact investment supera quindi la tradizionale logica di ottimizzazione di rischio e rendimento, introducendo nell’equazione un terzo elemento, l’impatto sociale e ambientale misurabile. Con questo approccio, si indirizzano le risorse finanziarie verso le imprese che producono un impatto positivo e si sottraggono a quelle che danneggiano la società e le risorse del pianeta. A questo scopo, è fondamentale introdurre pratiche di misurazione trasparenti e affidabili. Molto in questa direzione è stato fatto con la definizione di metriche Esg, ma molto rimane ancora da fare per portare integrità e trasparenza nella misurazione di impatto. La Harvard Business School ha recentemente proposto uno schema di rendicontazione dell’impatto (Impact-Weighted Accounts) che realizza brillantemente questo obiettivo.

Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, lei ha posto in essere importantissime riforme e investimenti, coerenti con la sua intuizione di “debito buono”, che contribuiranno a far sì che il suo Paese possa affrontare le conseguenze della pandemia e avviare un processo di rinascita, con grande attenzione alla transizione ecologica, all’inclusione e alla riduzione delle diseguaglianze. Le risorse pubbliche da sole non potranno tuttavia bastare per affrontare le enormi sfide che ci attendono. L’impact investment, declinato nelle diverse forme di partenariato pubblico-privato può contribuire a realizzare un effetto moltiplicatore e ad aumentare la qualità e l’efficacia dell’utilizzo delle risorse. Tra gli strumenti della finanza a impatto ci sono molti schemi finanziari perfettamente allineati con gli obiettivi di Next Generation Eu e delle future politiche europee di coesione per il periodo 2021-27.

Primi fra tutti, i meccanismi di Pay by Results, che legano il rimborso e la remunerazione dell’investimento al raggiungimento degli obiettivi d’impatto prefissati. La remunerazione avviene tramite Outcome Funds, una tipologia di fondi che nasce per raccogliere risorse finanziarie da parte di governi, organizzazioni umanitarie e fondazioni filantropiche ed erogare il rimborso e l’eventuale rendimento sulla base del risultato sociale e ambientale raggiunto. L’impact investment è una rivoluzione globale: oggi trentatré Paesi in tutti i continenti partecipano al Global Steering Group for Impact Investment (Gsg), l’organizzazione che ha raccolto l’eredità della Social Impact Investment Taskforce che fu istituita durante la presidenza inglese del G8 nel 2013. Fin da allora, l’Italia ha dato un contributo straordinario, attraverso i suoi rappresentanti nella G8 Taskforce e nel Gsg, giocando un ruolo decisivo nel collocare l’impact investment tra le più alte priorità dei Governi di tutto il mondo.

Social Impact Agenda per l’Italia (Sia) è l’associazione italiana che è parte del Gsg. Sia, che riunisce imprese, organizzazioni finanziarie, studiosi e professionisti che credono in una nuova finanza trasformativa e generativa, ha definito proposte concrete che potrebbero concorrere a realizzare gli ambiziosi obiettivi di Next Generation Eu e dell’Agenda 2030. Significativamente, il suo Paese ha l’opportunità di contribuire a consolidare l’impact investment come strumento di trasformazione globale, attraverso la presidenza del G20 e il suo ruolo di influente membro del G7 sotto la presidenza del Regno Unito.

Signor presidente, lei ha l’opportunità di guidare il processo di riforma del nostro sistema economico, contribuendo a imporre la necessaria trasparenza nelle pratiche di misurazione dell’impatto sociale e ambientale delle imprese e a definire una traiettoria di uscita dalla crisi pandemica equa e inclusiva, per realizzare il mondo giusto e sostenibile in cui noi tutti desideriamo vivere.

Articolo pubblicato su la Repubblica: Finanza sostenibile per le sfide del G20

 

 

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